IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visto il proprio decreto in data 23 febbraio 2021, con il quale, ai
sensi  dell'art.  141,  comma  1,  lettera  b),  n.  3,  del  decreto
legislativo 18 agosto 2000 n. 267, il consiglio comunale  di  Rosarno
e' stato sciolto a causa delle  dimissioni  rassegnate  da  oltre  la
meta' dei componenti assegnati all'ente; 
  Considerato che all'esito di approfonditi accertamenti sono  emerse
forme di ingerenza della criminalita' organizzata che  hanno  esposto
l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon
andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; 
  Rilevato,   altresi',   che   la   permeabilita'    dell'ente    ai
condizionamenti esterni della criminalita'  organizzata  ha  arrecato
grave  pregiudizio  per  gli  interessi  della  collettivita'  e   ha
determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; 
  Ritenuto che, al fine di porre rimedio  alla  situazione  di  grave
inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende
necessario l'intervento dello Stato mediante un  commissariamento  di
adeguata  durata  per  rimuovere  gli  effetti  pregiudizievoli   per
l'interesse pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente locale; 
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
  Vista la proposta del Ministro dell'interno, la  cui  relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 26 agosto 2021; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  La gestione del Comune di Rosarno e' affidata,  per  la  durata  di
diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da: 
    dott. Antonio Giannelli - viceprefetto; 
    dott.ssa Roberta Mancuso - viceprefetto aggiunto; 
    dott. Emilio Saverio Buda - dirigente di II fascia, area funzioni
centrali.